Storia di Valvasone/Arzene - Pordenone with love
Centri Storici / Storia
Arzene/Valvasone

Storia di Valvasone/Arzene

Le origini di Valvasone vanno cercate nell'età romana, al limite settentrionale della centurazione dell'agro di Concordia, lungo la strada che attraversava i guadi del Meduna e del Tagliamento e che si congiungeva con una via che portava al Noricum (oggi Austria). Pure remoto è il primo impianto del Castello, del quale si ha testimonianza per la prima volta nel 1206, ma di cui alcune caratteristiche rimandano a strutture difensive e di avvistamento della tarda antichità.
Nel XII-XIII secolo questo castello era abitato da una nobile famiglia di feudatari, imparentata con gli Sbroiavacca, che amministrava per conto dei patriarchi di Aquileia un vasto territorio posto sulle due rive del Tagliamento, grossomodo corrispondente a quello oggi compreso entro i confini dei comuni di Valvasone, Arzene, San Martino al Tagliamento e Sedegliano.
Un'area che dal punto di vista ecclesiastico, costituiva allora la parte meridionale della pieve di Cosa (San Giorgio della Richinvelda), da cui venne staccata dal vescovo di Concordia, nel 1355, la parrocchia di Valvasone, comprendente le cappelle di San Martino e di Arzene: decisione questa giustificata evidentemente dall'importanza assunta dal luogo e dalla famiglia che ne deteneva la giurisdizione. Il medioevo è il periodo che più di altri ha caratterizzato la storia di Valvasone. A quell'epoca risalgono infatti il castello, l'impianto urbanistico, le chiese, ma anche il nome stesso del paese, derivante dall'antico tedesco.

La storia di Arzene si identifica con quella del castello di Valvasone di cui era feudo. È certo che già prima
del 1268 Arzene era possesso dei signori di Valvasone, i quali in tale periodo, vennero privati del Feudo
perché accusati di fellonia e tradimento dal Patriarca di Aquileia.
Il primo documento in cui la comunità è menzionata risale al 1186 ed è una bolla di papa Urbano III che
attestava la presenza della maggior parte delle chiese comprese nella Diocesi di Concordia. Si può
presumere che la posizione di San Lorenzo fosse quella di una “villa comune” postasi volontariamente sotto
la protezione del vescovo concordiense. Un’altra data importante per il paese è il 1393 quando la comunità
rurale si sottomise al dominio dei Valvason-Cucagna. Da allora, sino all’abolizione delle giurisdizioni feudali,
le vicende del borgo s’intrecciarono strettamente con quelle del distretto feudale valvasonese.