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Sabato 13 e domenica 14 maggio

Primavera al mulino

Borgo Creativo Polcenigo apre la sua sede per due giorni di visite guidate.

La prima notizia certa di questo opificio risale al 1481, quando si viene a sapere dell’esistenza di un follo da panni dei conti di Polcenigo, situato fuori dall’abitato sia per la sua notevole rumorosità, sia perchè il processo di lavorazione della lana sporcava le acque, che non potevano quindi più essere usate per essere bevute o per lavare. Nel Seicento i conti di Polcenigo affittarono l’opificio prima ai conti Colloredo e poi ai nobili udinesi Del Torso, che a loro volta lo diedero in gestione ad esperti follatori.
Intorno al 1738 i conti polcenighesi costruirono accanto al follo da panni una segheria idraulica. Ai primi dell’Ottocento risultava operante però solo la segheria, alla quale si aggiunse presto un nuovo mulino, che nel 1877 aveva due pale piane di fianco e di sotto, entrambe per macinare granoturco, con 17,60 cavalli vapore di forza motrice. Nel 1903 l’edificio, in pessime condizioni, fu acquistato dal possidente locale Luigi Lacchin, che ricostruì in seguito il mulino e la segheria, in attività fino al 1985; dopo tale data funzionò per brevissimo tempo solo la segheria. Il mulino, ben conservato, era di proprietà di Mariapaola Faletti, pronipote di Luigi Lacchin e da dicembre 2015 è passato alle due figlie Angela e Elena Sanchini.

Presso il mulino saranno esposti alcuni quadri del pittore Ersilio Celant, scomparso nell'ottobre 2016. Abitava a Polcenigo ed era attivo nel paese in molte attività e soprattutto nel Gruppo Archeologico di Polcenigo.
Divenuto vigile urbano nella grande Milano degli anni Sessanta – i famosi “ghisa” – abbinava la professione e la dedizione alla famiglia alla grande passione per l’arte, di cui aveva approfondito lo studio frequentando per sette anni la celebre Accademia di Brera.

"Ersilio, si sente fondamentalmente un disegnatore, e le sue figure diventano elementi compositivi di grande attrazione. Alle figure e ai disegni Celant cominciò ben presto ad abbinare esuberanti nature morte, ricche di fiori e frutti.a sensibilità dell’artista, come per i grandi del Novecento, si era infine espressa in composizioni geometriche, simboliche e astratte." Da un articolo comparso sul Messaggero Veneto

Oltre a questo la Libreria Minatelli proporrà una serie di libri e pubblicazioni sul tema primaverile: giardinaggio, fiori e piante locali, nonché una raccolta di libri sul nostro territorio.
Infine l'associazione proporrà una serie di laboratori, dedicati sia a i più piccoli che agli adulti, sul tema dei fiori.
Realizzeremo insieme ai partecipanti fiori in nastro, in filo di carta e in lana.
Per i più piccoli sarà possibile adornare cerchietti o spille.
Ci sarà anche una piccola esposizione di scatole in latta vintage appartenenti alla nostra socia Paola Quaia.
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