Proiezione del film di Nicola Bonaiti – La scalata al Lhotse
In collaborazione con Pordenone Viaggia, la Storia di Nicola Bonaiti e della sua straordinaria scalata al Lhotse, il colosso di oltre 8.000 metri sul livello del mare.
Il Lhotse, montagna tra le più alte al mondo (oltre 8 mila metri sul livello del mare) è un ambiente sublime a detta di chi ne ha fatto conoscenza diretta: affascinante per le sua forma, le sue caratteristiche, la sua mutevolezza, e insieme pauroso per il pericolo che porta con se la sua scalata, resa complicata dall'Icefall, l'enorme ghiacciaio che precipita per 700 m alla “folle velocità” di 40 cm al giorno.
Il racconto della sua esplorazione rivivrà giovedì 14 giugno grazie a Nicola Bonaiti, scialpinista padovano, al Club Kristalia di Prata di Pordenone in una serata realizzata in collaborazione con Pordenone Viaggia.
Con inizio alle ore 21:00 e la conduzione di Alessandro Cancian, l'evento consentirà di ripercorrere le tappe più emozionanti della carriera da scialpinista di Bonaiti, anche col supporto di alcuni fotogrammi dal video 2018 – Lhotse 8516 Sopra Le Nuvole, che ne offrono una eccezionale documentazione, concorrendo così a scrivere una nuova pagina della storia dei viaggi estremi del nostro tempo.
Si suggerisce la prenotazione scrivendo a info@clubkristalia.it o chiamando 3316508510. L'ingresso è garantito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nicola Bonaiti vive sui Colli Euganei con la sua famiglia. Ha scalato le più belle montagne “di casa” (Monte Bianco e Monte Rosa, ad esempio) e ha compiuto numerosissime salite extra europee, per lo più tra America Latina e Asia. É del 2017 la sua impresa in Nepal, oggetto dell'incontro. Tutt'altro che solitaria – una prima parte, fino al campo base, Bonaiti la ha condivisa con moglie e figlie, mentre la seconda, di scalata vera e propria al Lhotse l'ha compiuta con due campioni veneti, Mario Vielmo e Sebastiano Valentini –, l'impresa sul Lhotse ha un valore speciale: è infatti “la possibilità di realizzare il mio secondo sogno sopra gli 8.000 metri dopo l’esperienza sul Pik Lenin e sul Khan Tengri del 2016” dichiara Bonaiti. La scalata a questo colosso, come tutte le altre compiute nella sua vita, consentono di “esplorare le emozioni, in un ambiente severo, spesso ostile, dove i pensieri si fanno confusi e ogni passo e ogni singolo gesto costano indescrivibile fatica". Bonaito afferma che è qui che emerge "la vera natura di ciascuno di noi" ed è qui che "immersi nell’essenzialità e nella purezza, si creano indissolubili legami".
per maggiori info consultare http://clubkristalia.it/eventi/nicola-bonaiti