JAMES CARTER ORGAN TRIO

Sarà un’esibizione unica, irripetibile. Carter, polistrumentista  specializzato nel sax tenore, si è sempre prodotto in performance potenti ed  energetiche. Negli anni novanta attirò l’attenzione di stampa e pubblico per  l’abilità con cui, così giovane, riusciva a plasmare a suo piacimento qualsiasi  stile jazz, passando dallo staccato tipico del sax degli anni ’20 ai fraseggi  dixieland, al bop, al rock and blues ed al funky, pur mantenendo  un’identità musicale molto ben  delineata.
A BLUES IN VILLA avrà con sé il  suo gruppo più recente, l’Organ Trio, con la presenza di altri musicisti della  scena di Detroit quali Gerard Gibbs e Alex White. 
Grazie all’Organ Trio, Carter si ricollega alle sue vere  radici; quelle che affondano nel jazz muscolare degli anni ’60, dei piccoli  combo con organo Hammond B3 e sassofono “rovente”, di cui furono maestri Gene  Ammons e Stanley Turrentine. In versione aggiornata, ecco rivivere quelle  atmosfere funky.
James Carter è uno dei  sassofonisti più stimati della sua generazione, proprio per il ruolo centrale  che si è conquistato nella storia del jazz, degli ultimi venticinque anni. La  sua musica è alimentata da profondo rispetto e una profonda conoscenza della  tradizione jazzistica.
Nato a Detroit,  Michigan, nel 1969, James Carter ha cominciato a suonare il sassofono all’età di  11 anni, dapprima, nel 1986, registrando con un ensemble di studenti di Detroit.  Nel 1991, poi, la prima grande esperienza, la collaborazione con il leggendario  trombettista Lester Bowie.
Il suo debutto  discografico, ” JC On The Set”, avviene a soli 23 anni. Lavoro che uscì in  Giappone e che segnò l’ingresso sulla scena musicale di una nuova figura,  estremamente significativa, nel mondo del jazz, James Carter.
Il musicista dell’ Michigan, quindi, è una personalità di  rilievo della scena contemporanea. 
Straordinario polistrumentista si alterna, con grande  disinvoltura, su tutta la famiglia dei sassofoni: soprano, contralto, tenore,  baritono e basso, ma anche il «bandistico» mezzo-soprano in Fa. Utilizza anche  clarinetti e flauti, con una abilità che, di fatto, lo decretano quale erede più  legittimo di Roland Kirk, scomparso nel 1977.
E come Kirk è anche un disinibito amatore di ogni stile.  Nei suoi “soli” si avvertono gli echi dei grandi sassofonisti classici come  Coleman Hawkins e Ben Webster, ma anche di celebrati musicisti di transizione  fra jazz tradizionale e moderno come Don Byas, di maestri come Coltrane e Sonny  Rollins, di solisti d’avanguardia come Archie Shepp o Anthony Braxton.  
L’eclettismo, dunque, in lui è un marchio  di fabbrica. La formazione dice già tutto: Carter privilegia la tradizione  «groove» dei tardi anni Cinquanta, le atmosfere che incrociano la musica  ecclesiastica nera con un forte senso del blues e un gusto per gli eccessi  solistici tipici del rhythm and blues.
LINE UP
James Carter  – Saxophones
Gerard Gibbs – Hammond  B3
Alex White -  Drums
BIGLIETTI
I  biglietti sono acquistabili in prevendita online su Vivaticket.it e nei seguenti  negozi:
MUSICATELLI Pordenone  +39 0434 523039
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